Avviare un commercio di prodotti o servizi online, sta diventando sempre più semplice e veloce. Ma per farlo al meglio e non incorrere in sanzioni, è necessario conoscere le attuali normative sull’e-commerce.
Se vuoi avviare un’attività online, devi tener conto in particolare della normativa sul Diritto d’autore, che regolamenta:
- la tutela del Copyright;
- la Direttiva sul Commercio Elettronico;
- la Normativa E-commerce Italiana.
Queste leggi servono in particolare a tutelare i produttori di contenuti digitali e i consumatori.
Vediamo nello specifico quali sono gli obblighi legali dell’e-commerce e come puoi gestire il tuo shop online per non incorrere in sanzioni.
Come si fa ad aprire un e-commerce?
Aprire un e-commerce è un’attività che richiede strategia e pianificazione.
I passi principali da fare per avviare un e-commerce sono:
- individuare un settore specifico;
- analizzare il mercato e il target;
- decidere quali prodotti vendere;
- gestire la burocrazia;
- creare un nome per il tuo brand e acquistare il dominio;
- scegliere la piattaforma da utilizzare e sviluppare il sito;
- richiedere preventivi per la logistica;
- stabilire un piano di digital marketing.
Uno dei punti fondamentali è gestire costi e burocrazia per l’e-commerce. Uno shop online ha caratteristiche simili alla vendita al dettaglio e la sua attività principale è proprio la vendita.
Per questo motivo non devi sottovalutare gli aspetti burocratici e normativi legati all’apertura della tua attività online. Se non rispetti queste norme puoi rischiare di andare incontro a delle sanzioni.
Cosa prevede la Normativa E-commerce Italiana?
Il commercio elettronico nel nostro paese è regolamentato dalla Normativa e-commerce Italiana e dal Codice del Consumo, entrambi volti alla tutela e alla protezione dei dati dei consumatori.
Secondo la normativa per vendere online, un e-commerce deve possedere i requisiti legali per gestire le comunicazioni pubblicitarie e quelle che riguardano i contratti telematici.
Inoltre, è necessario rispettare le leggi sulla trasparenza per quanto riguarda i proprietari del sito, le informazioni di contatto e le condizioni di vendita.
Contenuti e Copyright
Nel caso in cui i prodotti che proponi nel tuo shop online fossero realizzati da altri, ricordati di fare un accordo scritto per utilizzare testi, immagini e schede prodotto.
Le opere terze, in questo caso immagini e testi informativi sugli oggetti in vendita, sono tutelate dalla Legge sul Copyright.
Secondo la legge, l’utilizzo di questo materiale su siti internet e e-commerce differenti, deve essere concordato con l’autore e a volte prevede una remunerazione.
Quindi, prima di scaricare contenuti e ripubblicarli, contatta aziende e autori per accordarti sul materiale da utilizzare. Sottovalutare questo aspetto potrebbe essere fonte di sanzioni!
Comunicazioni di vendita
Quando sponsorizzi un prodotto o promuovi beni, servizi e l’immagine di un’azienda, devi indicare in modo chiaro che si tratta di una comunicazione commerciale.
Le comunicazioni pubblicitarie, infatti, sono regolamentate dal D.Lgs n. 70 del 2003, che interessa anche l’e-commerce.
Secondo il regolamento, gli annunci devono indicare in modo inequivocabile:
- il fatto che si tratti di una comunicazione commerciale;
- chi sta pubblicizzando il prodotto;
- condizioni delle offerte e della promozione;
- nel caso di contest o giochi a premi, le regole per partecipare.
Contratto telematico
Il contratto telematico è una procedura che va gestita molto attentamente per non incorrere in multe e sanzioni penali.
Se prevedi di utilizzare questa modalità per gestire gli ordini del tuo e-commerce, devi informare il tuo cliente su:
- oggetto e quantità dell’acquisto;
- condizioni d’acquisto;
- prezzo della merce;
- modalità di accesso e visualizzazione dell’ordine sottoscritto.
L’ordine infatti si conclude solo se venditore e acquirente sono a conoscenza di quanto pattuito.
Se non curi personalmente i contatti telefonici, dedica tempo alla formazione dei tuoi operatori. Durante la telefonata difatti, ci sono informazioni che non devono essere omesse:
- l’utente deve conoscere tutte le fasi della procedura;
- devi spiegare chiaramente chi si occupa dei dati e come vengono archiviati. Il cliente deve potervi accedere liberamente;
- il cliente può modificare il suo ordine nel caso riscontrasse errori. Per questo motivo deve ricevere una copia dell’ordine sottoscritto;
- quali codici di condotta hai adottato nel tuo e-commerce per gestire la transazione online e la privacy;
- a chi rivolgersi in caso di controversie;
- le condizioni contrattuali.
Un decreto fondamentale che regola i contratti telematici è il 70 del 2003 e vieta la stipula di alcuni tipi di contratti:
- via e-mail;
- quelli di beni immobili;
- quelli che prevedono di rivolgersi a organi giurisdizionali;
- contratti con fideiussioni o garanzie prestate da terzi;
- le successioni e i contratti legati al diritto di famiglia che richiedono l’intervento di un notaio.
Diritti dei consumatori
A tutela dei consumatori esiste il Codice del Consumo che, in primis, prevede la nullità di tutte le clausole vessatorie, il diritto di recesso e gli obblighi informativi.
Cosa sono le clausole vessatorie?
Sono clausole che determinano squilibri nei contratti a discapito del consumatore.
Includono:
- le limitazioni di responsabilità e la possibilità di opporre eccezioni, a sfavore del consumatore;
- gestione di proroghe e taciti rinnovi;
- possibilità di recedere dal contratto.
Per questo motivo, non devi includere queste norme nei tuoi contratti, in modo che la situazione non volga a tuo sfavore!
Altro punto importante è che il consumatore può esercitare il diritto di recesso anche dopo aver acquistato un prodotto o un servizio.
Per quanto riguarda le informazioni da inserire sui contratti del tuo e-commerce, non devono mai mancare i riferimenti a:
- denominazione sociale e indirizzo del proprietario;
- descrizione e caratteristiche del prodotto;
- prezzo del prodotto al netto di tasse e spese di spedizione;
- metodi di pagamento;
- il tipo di consegna;
- in caso di offerte o sconti, il periodo di validità e le quantità in promozione;
- il riferimento al codice del consumo;
- la validità del contratto.
Il codice di consumo prevede sanzioni importanti per chi non rispetta i diritti del consumatore.
Stai attento a non violarlo!
Garanzia dei provider
I provider hanno un ruolo fondamentale nell’e-commerce: fanno gli intermediari tra domanda e offerta.
Per questo motivo vengono considerati responsabili dei contenuti illeciti caricati sui siti.
Attenzione però: gli Internet service provider non hanno l’obbligo di sorvegliare, ma nel caso rilevassero contenuti illeciti, sarebbero obbligati a rimuoverli e a dichiararli alle autorità.
Anche le piattaforme come Amazon e Ebay vengono trattate alla stregua dei provider e considerate responsabili degli illeciti dei loro venditori.
Cosa dice il nuovo regolamento europeo sulla Privacy (GDPR)
Da quasi due anni è il pensiero più importante di chi si occupa della creazione di siti e-commerce: parliamo del GDPR!
Ma cos’è e perchè devi assolutamente conoscerlo?
In vigore da maggio 2018, il GDPR è il Regolamento Europeo sulla Privacy che prevede un controllo rigoroso sulla gestione dei dati personali.
Chiunque sia in possesso e gestisca dati personali dei cittadini europei è sottoposto a queste norme.
I dati personali sono:
- nome;
- cognome;
- indirizzo;
- recapiti telefonici.
Questi ultimi sono diversi dai dati sensibili, sottoposti a maggiori tutele, che interessano salute, orientamento religioso, reddito, istruzione e sessualità.
La nostra legge indica come trattamento dei dati personali le operazioni che riguardano:
- la raccolta e la conservazione dei dati;
- la consultazione e l’utilizzo delle informazioni per usi non consentiti;
- la comunicazione e la diffusione dei dati a terzi;
- la cancellazione e la distruzione di dati raccolti.
Se non vuoi incorrere in sanzioni, non sottovalutare mai l’importanza di inserire queste norme in modo chiaro sul sito e, soprattutto, di rispettarle.
Fai attenzione alle modifiche del Codice del Consumo per gli ecommerce
Nel 2023, il Codice del Consumo ha subito importanti aggiornamenti per proteggere i consumatori dalle insidie sempre più sofisticate delle vendite online. Queste modifiche, in vigore dal 2 aprile 2023, riguardano in particolare gli e-commerce e i marketplace.
Una delle novità più significative è la definizione e la regolamentazione dei marketplace digitali, ovvero le piattaforme che intermediano le vendite tra professionisti e consumatori o tra consumatori stessi. Queste piattaforme sono ora soggette a obblighi di trasparenza specifici, in particolare per quanto riguarda il posizionamento dei prodotti, le recensioni online e la trasparenza dei prezzi e dei prodotti.
Inoltre, sono state introdotte nuove regole per le informazioni obbligatorie che gli ecommerce devono fornire ai consumatori, nonché per il diritto di recesso applicabile alla fornitura dei dati dei consumatori in cambio di un servizio o di un contenuto digitale.
Ricordati che è fondamentale rimanere sempre aggiornati su queste modifiche per garantire la conformità e proteggere i diritti dei consumatori.
Normativa e-commerce: le novità 2024
Sempre a proposito del mantenersi costantemente aggiornati sulle normative per e-commerce, il 2024 ha portato con sé diverse novità. Già a partire dal 1° gennaio, infatti, sono entrate in vigore nuove misure volte a contrastare le frodi in materia di IVA. Sia le banche che i prestatori di servizi di pagamento (PSP) sono ora tenuti a trasmettere, scambiare e conservare tutti i dati di pagamento oggetto delle singole transazioni avvenute per loro tramite. Questo flusso di dati servirà infatti ad alimentare il CESOP (Central electronic system of payment information), ossia il sistema elettronico centrale di informazioni sui pagamenti.
Questa normativa ha valore europeo e, in quanto tale, vale per tutti gli stati membri dell’Unione Europea. Il loro compito è dunque quello di imporre, ai prestatori dei servizi di pagamento, la conservazione di una documentazione sufficientemente dettagliata relativa ai beneficiari e ai pagamenti dei servizi che prestano per ogni trimestre, consentendo così alle Amministrazioni fiscali la possibilità di effettuare tutti i controlli necessari per scongiurare eventuali frodi IVA.
Ma non solo. In aggiunta a tale direttiva, ne è stata introdotta un’altra altrettanto importante, denominata “Direttiva Omnibus”. In vigore dal mese di aprile 2023, tale direttiva ha l’obiettivo di regolamentare le pratiche commerciali, prestando un’attenzione particolare all’uso scorretto di:
- recensioni dei clienti;
- prezzi nelle campagne promozionali;
- risultati sponsorizzati.
Tutte violazioni che, nel caso in cui venissero commesse, prevedono il pagamento di multe particolarmente salate. Da qui la necessità di mantenerti informato su tutte le novità introdotte in campo legale in quanto, come certamente saprai, l’ignoranza della legge non è ammessa.
Conclusioni
Se desideri aprire un negozio online è molto importante rispettare le normative per l’e-commerce.
Per questo motivo puoi rivolgerti a noi di Consulenza E-commerce. Il nostro team si occupa da anni della creazione di e-commerce, progettati nel rispetto della Normativa Italiana e del Codice del Consumo.