Social media marketing: cos’è, come si fa e vantaggi [2025]

25 Giugno 2025 14 minuti
social media marketing

Nel panorama digitale del 2025, il social media marketing è ormai diventato una componente essenziale di qualsiasi strategia di comunicazione aziendale. Le piattaforme social sono strumenti sempre più utilizzati per interagire con i consumatori: secondo il Global Digital Report 2024 di We Are Social e Meltwater, oltre il 61% della popolazione mondiale è attiva sui social media, con una media di quasi 2 ore e mezza trascorse ogni giorno su queste piattaforme.

Non sorprende quindi che il social media marketing sia oggi una delle strategie di marketing più diffuse e adottate, perché consente di costruire engagement, rafforzare la brand reputation e aumentare la brand awareness. Tuttavia, ogni social network ha caratteristiche uniche e ospita un pubblico diverso, con specifici interessi e modalità di interazione. Per questo è fondamentale comprendere le dinamiche di ciascuna piattaforma per sviluppare una strategia efficace.

In questo articolo vedremo cos’è il social media marketing, come si fa nel 2025 e quali vantaggi può offrire a un brand che vuole emergere in un mercato sempre più competitivo.

Social Media Marketing: cos’è?

Insomma, ma il social media marketing cos’è? 

Il Social Media Marketing (SMM) si può definire come l’insieme delle attività di marketing svolte attraverso le piattaforme social per promuovere un brand, i suoi prodotti o servizi, e costruire relazioni con il pubblico. Si tratta di un ecosistema in continua evoluzione, dove le tendenze, le tecnologie e il comportamento degli utenti cambiano rapidamente: per questo è fondamentale conoscerne a fondo le dinamiche e aggiornarsi costantemente.

L’obiettivo principale del social media marketing non è solo vendere, ma anche creare interazioni significative con i consumatori. Si lavora per farsi conoscere e far conoscere il brand, migliorare la visibilità online, promuovere nuovi prodotti o servizi e costruire una community attorno al marchio.

Negli ultimi anni si è affermato sempre di più il fenomeno del Social Commerce: grazie agli strumenti di vendita integrati nei social (come Instagram Shopping o Facebook Shop), oggi è possibile vendere direttamente sulle piattaforme, accorciando il percorso d’acquisto e rendendo l’esperienza utente più fluida.

Un altro grande vantaggio del SMM è la possibilità di avviare conversazioni dirette con gli utenti. I social permettono di ricevere in tempo reale feedback su prodotti e campagne, di testare nuove idee con un budget ridotto e di adattare le strategie di marketing in modo agile. Questa immediatezza consente di costruire un rapporto più autentico e di fiducia con il proprio pubblico.

Come impostare una strategia di Social Media Marketing

Pianificare una strategia di Social Media Marketing efficace significa andare oltre la semplice pubblicazione di post estemporanei. Occorre costruire un percorso strategico fatto di analisi, obiettivi chiari, contenuti di qualità e un monitoraggio continuo delle performance. È un lavoro che richiede metodo, creatività e un approccio data-driven. 

Vediamo quali sono i passaggi fondamentali per creare una presenza solida ed efficace sui social.

Audit sullo stato del traffico sui social

Il primo passo consiste in un’analisi approfondita della situazione. Con un social media audit si valutano tutti i canali attivi: quali profili esistono, su quali piattaforme si è più presenti, che tipo di contenuti si sono pubblicati, quali hanno avuto migliori risultati. 

Si misurano metriche come il traffico generato, l’engagement rate, il tasso di crescita dei follower e le conversioni. Questo permette di identificare punti di forza, criticità e opportunità di sviluppo, ponendo una base solida per la strategia.

Definisci le buyer personas

Capire chi è il proprio pubblico è cruciale. Creare buyer personas dettagliate consente di orientare i messaggi, i contenuti e il tono di voce in modo efficace. 

Questi profili rappresentano il cliente ideale e includono dati come età, genere, livello di istruzione, professione, interessi, comportamenti di acquisto, piattaforme preferite e problemi che si desiderano risolvere. 

Maggiore è il livello di dettaglio delle personas, più la comunicazione risulterà rilevante e capace di creare connessioni autentiche con i potenziali clienti.

Definisci obiettivi

Una strategia di Social Media Marketing non può prescindere da obiettivi chiari e misurabili. 

Si parte da domande fondamentali: cosa voglio ottenere con la mia attività sui social? Aumentare la notorietà del brand (brand awareness)? Generare nuovi contatti commerciali (lead generation)? Incrementare le vendite? Fidelizzare i clienti? Creare una community? 

Gli obiettivi devono essere SMART (Specifici, Misurabili, Raggiungibili, Rilevanti e Temporizzati), in modo da poter pianificare attività coerenti e verificare nel tempo i risultati.

Studia la concorrenza

Monitorare la concorrenza offre spunti preziosi. Analizzare cosa fanno i competitor permette di capire quali strategie funzionano, quali contenuti ottengono più interazioni e dove ci sono margini per differenziarsi. 

Inoltre, è utile osservare il tone of voice, la frequenza di pubblicazione, le tipologie di format usati, le campagne sponsorizzate e il coinvolgimento della community. Questo studio aiuta a definire benchmark realistici e a evitare errori già commessi da altri.

Piano editoriale e content strategy (e paid advertising)

Una volta raccolte le informazioni necessarie, si passa alla fase di pianificazione. Il piano editoriale è il calendario che definisce quali contenuti pubblicare, su quali piattaforme, con quale frequenza e con quale obiettivo. È fondamentale bilanciare contenuti organici e a pagamento, prevedendo momenti dedicati a campagne sponsorizzate (paid advertising) per amplificare il reach. 

La content strategy dovrà essere coerente con la brand identity e declinata secondo i format più efficaci su ogni canale (immagini, video, post testuali, storie, reel ecc.).

Realizza e pubblica i contenuti

In questa fase, si passa all’azione: produzione e pubblicazione dei contenuti. È importante rispettare il piano editoriale, ma anche saper reagire in modo agile agli eventi esterni o alle conversazioni in atto sui social

I contenuti devono essere visivamente curati, coerenti con il tono di voce del brand e orientati al coinvolgimento. Strumenti di social media management (come Hootsuite, Buffer o Later) aiutano a programmare i post in anticipo, assicurando una pubblicazione costante e ben cadenzata.

Monitoraggio e ottimizzazione delle performance

Infine, un aspetto spesso trascurato ma fondamentale: monitorare i risultati e ottimizzare le attività in corso. Ogni piattaforma mette a disposizione strumenti di analytics che consentono di analizzare le performance: tasso di engagement, reach, click, conversioni.

L’analisi continua permette di capire quali contenuti funzionano meglio, quali orari di pubblicazione sono più efficaci e quali call to action convertono di più. In base a questi insight, la strategia deve essere costantemente aggiustata per massimizzare i risultati.

Individua quali piattaforme di social media marketing sfruttare

Uno degli aspetti chiave di una strategia di Social Media Marketing efficace è scegliere le piattaforme giuste su cui investire tempo, risorse e contenuti. 

Non tutti i social sono adatti a ogni tipo di business: ogni canale ha il proprio linguaggio, un pubblico specifico e funzionalità diverse. È quindi fondamentale valutare dove si trova la propria audience e quali strumenti offre ciascuna piattaforma in termini di visibilità, interazione e conversione.

Facebook

Facebook continua a essere una delle piattaforme più influenti nel panorama del social media marketing, con oltre 3 miliardi di utenti attivi mensilmente. La sua forza risiede nella capacità di raggiungere un pubblico eterogeneo e di offrire strumenti avanzati per creare community, promuovere eventi, gestire assistenza clienti e, soprattutto, vendere prodotti attraverso il social commerce. 

Le aziende possono sfruttare i gruppi, i Marketplace, le dirette e le campagne sponsorizzate altamente profilate per interagire in modo strategico con utenti nuovi e abituali. È ideale per campagne che puntano alla fidelizzazione e alla costruzione della brand identity nel lungo periodo.

Instagram

Instagram è oggi uno dei canali più performanti per chi lavora con l’immagine, la moda, il design o il lifestyle. Con circa 2 miliardi di utenti attivi al mese, è uno spazio privilegiato per generare engagement visivo e creare connessioni emozionali con il pubblico. 

Reels, Stories, caroselli e collaborazioni con influencer sono solo alcune delle leve utilizzate per aumentare visibilità e stimolare l’interazione. Inoltre, grazie a funzionalità come Instagram Shopping e i tag ai prodotti, è diventata una piattaforma completa anche per il commercio diretto. Si rivolge principalmente a Millennials e Gen Z, rendendola una scelta naturale per i brand che vogliono essere percepiti come giovani, dinamici e autentici.

Threads

Threads è una delle piattaforme emergenti nate dall’ecosistema Meta, con un formato orientato ai contenuti testuali e alle conversazioni pubbliche. Pensato come evoluzione delle dinamiche di microblogging, si propone come alternativa a X (ex Twitter), offrendo uno spazio più curato e meno dispersivo per discutere idee, tendenze e opinioni. È adatto per strategie che puntano alla costruzione di un dialogo diretto con la community e al posizionamento valoriale del brand attraverso aggiornamenti rapidi e riflessioni tematiche.

TikTok

TikTok ha rivoluzionato il modo di comunicare online, diventando il punto di riferimento per contenuti brevi, virali e altamente creativi. È particolarmente efficace per raggiungere la Gen Z, ma sta ampliando la propria base anche tra i Millennials e le famiglie. 

I suoi algoritmi premiano contenuti autentici, dinamici e coinvolgenti, capaci di generare milioni di visualizzazioni anche senza investimenti pubblicitari elevati. È una piattaforma eccellente per far conoscere il proprio brand attraverso challenge, UGC (User Generated Content), influencer e musica. L’aspetto ludico e spontaneo la rende perfetta per storytelling visivi che si distaccano dai toni istituzionali.

LinkedIn

LinkedIn è il social per eccellenza nel B2B e per il personal branding professionale. Ospita oltre 1 miliardo di utenti, prevalentemente lavoratori, imprenditori e decision-maker aziendali. 

Le aziende che operano nel settore dei servizi, del tech, della consulenza o della formazione possono usarlo per creare relazioni di valore, diffondere contenuti di approfondimento, posizionarsi come thought leader e generare lead qualificati. È ideale anche per il recruiting e l’employer branding, poiché permette di comunicare la cultura aziendale in modo autentico e professionale.

YouTube

YouTube è la piattaforma video più longeva e completa, con oltre 2,5 miliardi di utenti attivi ogni mese. È il canale perfetto per contenuti educativi, tutorial, presentazioni di prodotto, interviste o video emozionali

Grazie a YouTube Shorts, è possibile unire l’immediatezza dei contenuti brevi all’affidabilità dei video long-form, mantenendo una presenza diversificata. YouTube richiede una buona capacità di produzione, ma premia i contenuti di qualità con visibilità organica e un’ottima permanenza del messaggio. È perfetta per brand che vogliono raccontarsi con profondità e costruire autorevolezza.

X (ex Twitter)

X, precedentemente noto come Twitter, resta il luogo privilegiato per l’informazione in tempo reale, il dialogo diretto con i clienti e la gestione delle crisi. Con circa 600 milioni di utenti, si caratterizza per contenuti brevi, tempestivi e virali. È uno strumento utile per aziende che vogliono posizionarsi su temi di attualità, commentare eventi in diretta o offrire assistenza clienti rapida e pubblica. 

La sua capacità di generare conversazioni immediate e di intercettare trend lo rende ideale per brand agili e reattivi.

Pinterest

Pinterest è una piattaforma visiva utilizzata principalmente per cercare ispirazione e pianificare progetti futuri. Con circa 600 milioni di utenti attivi, è perfetta per settori come moda, arredamento, viaggi, cucina e fai-da-te

Gli utenti salvano “pin” su bacheche tematiche e spesso passano da queste ispirazioni all’acquisto diretto. Grazie al suo formato visuale e alla lunga durata dei contenuti, Pinterest si presta bene per strategie evergreen e per promuovere prodotti in modo creativo e non invasivo. Anche il social commerce sta trovando spazio grazie ai pin sponsorizzati e agli strumenti di vendita integrati.

Altre piattaforme emergenti

Oltre ai social più noti, esistono piattaforme emergenti o molto utilizzate in contesti specifici. WeChat è indispensabile per entrare nel mercato cinese, offrendo un mix tra messaggistica, e-commerce e contenuti social. Snapchat, con i suoi filtri AR e i contenuti effimeri, è ancora popolare tra i giovanissimi. 

Clubhouse e Greenroom si concentrano su contenuti audio live e conversazioni tematiche, ideali per costruire community verticali e autentiche.

I tool di Social Media Management

Le attività di un social media manager sono complesse e continue: programmare contenuti, moderare conversazioni, raccogliere dati e monitorare le performance. Per semplificare il lavoro quotidiano ed essere più efficaci, esistono strumenti pensati per automatizzare processi, centralizzare la gestione dei canali e ottimizzare i risultati. Ecco i principali tool da conoscere nel 2025:

  • Buffer: strumento intuitivo per pianificare e pubblicare contenuti su più social network da un’unica dashboard, con analisi dell’engagement e suggerimenti per ottimizzare testo e timing.
  • SEMrush: piattaforma all-in-one per SEO e social media, che permette anche di programmare post, monitorare competitor e analizzare il sentiment online.
  • Hootsuite: tool completo per la gestione multi-account, con pubblicazione programmata, risposta ai messaggi, report dettagliati e supporto al lavoro in team.
  • Social Mention: servizio gratuito di social listening che traccia menzioni e valutazioni di brand o keyword su blog, forum e social, incluso il sentiment analysis.
  • Ninjalytics: piattaforma dedicata all’analisi Instagram, ideale per studiare follower, tasso di engagement e performance delle collaborazioni con i creator.
  • TweetDeck: utility per X (ex Twitter) che consente di gestire più conversazioni in tempo reale, programmare tweet e monitorare trend e hashtag.
  • Sprout Social: soluzione professionale che unisce pubblicazione, social listening, reportistica avanzata e gestione della Smart Inbox per interazioni centralizzate.
  • Zoho Social: tool accessibile per programmare post, monitorare interazioni, creare flussi approvativi e individuare gli orari migliori per pubblicare.
  • Statusbrew: piattaforma orientata ai team per gestire contenuti, assegnare task, creare report personalizzati e fare social listening su più canali.
  • Revive Old Post: plugin WordPress che ripubblica automaticamente contenuti evergreen sui social, mantenendo visibilità su articoli già prodotti.
  • Brandwatch: sistema di social intelligence per tracciare conversazioni, trend, sentiment e menzioni in tempo reale, utile per decisioni strategiche.
  • HubSpot Social Media: modulo di HubSpot che integra CRM, automazione e social, permettendo di pianificare post, tracciare lead e analizzare conversioni.
  • Snaplytics: tool specializzato per Snapchat e Instagram Stories, utile per misurare visualizzazioni, tassi di completamento e swipe-up.
  • Analisa: piattaforma di analisi per Instagram e TikTok che fornisce insight su performance, hashtag e strategie di contenuto.
  • Meta Business Suite: strumento ufficiale per gestire Facebook e Instagram (post, ads, insight, messaggi), utile per mantenere coerenza e controllo tra i due canali.

Cosa fa il Social Media Manager?

Nel 2025, il ruolo del Social Media Manager è diventato una figura essenziale e sempre più ricercata all’interno di aziende, agenzie e organizzazioni di ogni settore. Questo professionista non si limita a pubblicare contenuti sui canali social, ma è responsabile della progettazione e della gestione strategica della comunicazione online del brand.

Per svolgere al meglio questo ruolo, servono competenze trasversali e tecniche avanzate: il Social Media Manager deve conoscere a fondo le dinamiche delle piattaforme, saper fare copywriting efficace, avere nozioni di grafica e video-making, e padroneggiare i principi base dell’advertising online (come le campagne sponsorizzate su Meta o TikTok Ads).

Le sue responsabilità includono l’elaborazione di strategie personalizzate, definite sulla base di obiettivi di marketing ben precisi (visibilità, engagement, conversioni). Inoltre, analizza il mercato, monitora la concorrenza e pianifica contenuti coerenti con il tono di voce del brand.

Un altro aspetto chiave è la gestione delle Social Media Analytics: il Social Media Manager raccoglie e interpreta dati, insight e metriche fornite dalle piattaforme per valutare le performance dei contenuti e ottimizzare le campagne. Questo approccio data-driven consente di prendere decisioni più efficaci e migliorare costantemente i risultati.

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