Avviare un commercio di prodotti o servizi online, sta diventando sempre più semplice e veloce. Ma per farlo al meglio e non incorrere in sanzioni, è necessario conoscere le attuali normative sull’e-commerce.
Se vuoi avviare un’attività online, devi tener conto in particolare della normativa sul Diritto d’autore, che regolamenta:
Queste leggi servono in particolare a tutelare i produttori di contenuti digitali e i consumatori.
Vediamo nello specifico quali sono gli obblighi legali dell’e-commerce e come puoi gestire il tuo shop online per non incorrere in sanzioni.
Aprire un e-commerce è un’attività che richiede strategia e pianificazione.
I passi principali da fare per avviare un e-commerce sono:
Uno dei punti fondamentali è gestire costi e burocrazia per l’e-commerce. Uno shop online ha caratteristiche simili alla vendita al dettaglio e la sua attività principale è proprio la vendita.
Per questo motivo non devi sottovalutare gli aspetti burocratici e normativi legati all’apertura della tua attività online. Se non rispetti queste norme puoi rischiare di andare incontro a delle sanzioni.
Il commercio elettronico nel nostro paese è regolamentato dalla Normativa e-commerce Italiana e dal Codice del Consumo, entrambi volti alla tutela e alla protezione dei dati dei consumatori.
Secondo la normativa per vendere online, un e-commerce deve possedere i requisiti legali per gestire le comunicazioni pubblicitarie e quelle che riguardano i contratti telematici.
Inoltre, è necessario rispettare le leggi sulla trasparenza per quanto riguarda i proprietari del sito, le informazioni di contatto e le condizioni di vendita.
Nel caso in cui i prodotti che proponi nel tuo shop online fossero realizzati da altri, ricordati di fare un accordo scritto per utilizzare testi, immagini e schede prodotto.
Le opere terze, in questo caso immagini e testi informativi sugli oggetti in vendita, sono tutelate dalla Legge sul Copyright.
Secondo la legge, l’utilizzo di questo materiale su siti internet e e-commerce differenti, deve essere concordato con l’autore e a volte prevede una remunerazione.
Quindi, prima di scaricare contenuti e ripubblicarli, contatta aziende e autori per accordarti sul materiale da utilizzare. Sottovalutare questo aspetto potrebbe essere fonte di sanzioni!
Quando sponsorizzi un prodotto o promuovi beni, servizi e l’immagine di un’azienda, devi indicare in modo chiaro che si tratta di una comunicazione commerciale.
Le comunicazioni pubblicitarie, infatti, sono regolamentate dal D.Lgs n. 70 del 2003, che interessa anche l’e-commerce.
Secondo il regolamento, gli annunci devono indicare in modo inequivocabile:
Il contratto telematico è una procedura che va gestita molto attentamente per non incorrere in multe e sanzioni penali.
Se prevedi di utilizzare questa modalità per gestire gli ordini del tuo e-commerce, devi informare il tuo cliente su:
L’ordine infatti si conclude solo se venditore e acquirente sono a conoscenza di quanto pattuito.
Se non curi personalmente i contatti telefonici, dedica tempo alla formazione dei tuoi operatori. Durante la telefonata difatti, ci sono informazioni che non devono essere omesse:
Un decreto fondamentale che regola i contratti telematici è il 70 del 2003 e vieta la stipula di alcuni tipi di contratti:
A tutela dei consumatori esiste il Codice del Consumo che, in primis, prevede la nullità di tutte le clausole vessatorie, il diritto di recesso e gli obblighi informativi.
Cosa sono le clausole vessatorie?
Sono clausole che determinano squilibri nei contratti a discapito del consumatore.
Includono:
Per questo motivo, non devi includere queste norme nei tuoi contratti, in modo che la situazione non volga a tuo sfavore!
Altro punto importante è che il consumatore può esercitare il diritto di recesso anche dopo aver acquistato un prodotto o un servizio.
Per quanto riguarda le informazioni da inserire sui contratti del tuo e-commerce, non devono mai mancare i riferimenti a:
Il codice di consumo prevede sanzioni importanti per chi non rispetta i diritti del consumatore.
Stai attento a non violarlo!
I provider hanno un ruolo fondamentale nell’e-commerce: fanno gli intermediari tra domanda e offerta.
Per questo motivo vengono considerati responsabili dei contenuti illeciti caricati sui siti.
Attenzione però: gli Internet service provider non hanno l’obbligo di sorvegliare, ma nel caso rilevassero contenuti illeciti, sarebbero obbligati a rimuoverli e a dichiararli alle autorità.
Anche le piattaforme come Amazon e Ebay vengono trattate alla stregua dei provider e considerate responsabili degli illeciti dei loro venditori.
Da quasi due anni è il pensiero più importante di chi si occupa della creazione di siti e-commerce: parliamo del GDPR!
Ma cos’è e perchè devi assolutamente conoscerlo?
In vigore da maggio 2018, il GDPR è il Regolamento Europeo sulla Privacy che prevede un controllo rigoroso sulla gestione dei dati personali.
Chiunque sia in possesso e gestisca dati personali dei cittadini europei è sottoposto a queste norme.
I dati personali sono:
Questi ultimi sono diversi dai dati sensibili, sottoposti a maggiori tutele, che interessano salute, orientamento religioso, reddito, istruzione e sessualità.
La nostra legge indica come trattamento dei dati personali le operazioni che riguardano:
Se non vuoi incorrere in sanzioni, non sottovalutare mai l’importanza di inserire queste norme in modo chiaro sul sito e, soprattutto, di rispettarle.
Nel 2023, il Codice del Consumo ha subito importanti aggiornamenti per proteggere i consumatori dalle insidie sempre più sofisticate delle vendite online. Queste modifiche, in vigore dal 2 aprile 2023, riguardano in particolare gli e-commerce e i marketplace.
Una delle novità più significative è la definizione e la regolamentazione dei marketplace digitali, ovvero le piattaforme che intermediano le vendite tra professionisti e consumatori o tra consumatori stessi. Queste piattaforme sono ora soggette a obblighi di trasparenza specifici, in particolare per quanto riguarda il posizionamento dei prodotti, le recensioni online e la trasparenza dei prezzi e dei prodotti.
Inoltre, sono state introdotte nuove regole per le informazioni obbligatorie che gli ecommerce devono fornire ai consumatori, nonché per il diritto di recesso applicabile alla fornitura dei dati dei consumatori in cambio di un servizio o di un contenuto digitale.
Ricordati che è fondamentale rimanere sempre aggiornati su queste modifiche per garantire la conformità e proteggere i diritti dei consumatori.
Sempre a proposito del mantenersi costantemente aggiornati sulle normative per e-commerce, il 2026 porta con sé diverse novità. Le banche e i prestatori di servizi di pagamento (PSP) saranno obbligati a trasmettere, scambiare e conservare i dati relativi alle transazioni effettuate, alimentando così il CESOP (Central Electronic System of Payment Information). Questo sistema consentirà alle Amministrazioni fiscali di monitorare le transazioni online e prevenire frodi IVA in tutta l’Unione Europea.
In aggiunta, il Regolamento UE 2025/40 sugli imballaggi entrerà in vigore nel 2026, con norme più stringenti sul riciclo e l’etichettatura ecologica degli imballaggi. Le piattaforme di e-commerce dovranno adattarsi alle nuove disposizioni, garantendo l’uso di materiali riciclabili e una maggiore attenzione all’ambiente.
Le normative doganali europee riguardanti le importazioni da Paesi non UE subentreranno nel 2026, con l’introduzione di nuovi obblighi per le piattaforme di marketplace, che dovranno agire come importatori ufficiali per garantire il rispetto delle leggi doganali e fiscali.
L’adeguamento a queste normative sarà essenziale per evitare sanzioni, in quanto il non rispetto delle nuove regole potrebbe comportare gravi conseguenze legali ed economiche.
Se desideri aprire un negozio online è molto importante rispettare le normative per l’e-commerce.
Per questo motivo puoi rivolgerti a noi di Consulenza E-commerce. Il nostro team si occupa da anni della creazione di e-commerce, progettati nel rispetto della Normativa Italiana e del Codice del Consumo.
I miei genitori mi hanno dato il nome di una pianta: Erika, con la «K» all’inglese per rendermi più internazionale; peccato, però, che non abbia ancora visitato il mondo e non me ne intenda di botanica. Mi piace viaggiare, anche troppo con la mente, scoprire cose nuove e produrre contenuti testuali e visivi. Già, non è un caso che mi sia laureata in Comunicazione Digitale e sia una Content Marketing Specialist.
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